08 Giu 2011

La “marcia delle puttane”, questo nuovo movimento non può che far riflettere, e allora riflettiamo.
Per cosa è nato questo movimento? Questo movimento è nato come diritto della donna di potersi spogliare liberamente senza dover rischiare di subire uno stupro.
Certo lottare per i propri diritti è una cosa giusta, ma senza decontestualizzarci dal mondo in cui nolenti o dolenti viviamo. Non siamo nel paese di Alice, né in quello sognato da Tommaso Campanella. Quindi siamo sicuri che sia davvero giusto rivendicare il proprio diritto di non essere aggredite andando in giro mezze nude?
Mi chiedo allora come mai non nasca anche un movimento popolare di protesta per coloro che vogliono riempirsi di preziosi anche nei quartieri più malfamati. Mi vengono in mente i quartieri spagnoli di Napoli, notoriamente pericolosi soprattutto per chi ostenta determinati gadget.
Capita invece che il pavone di turno derubato del suo orologio d'oro venga criticato dall'opinione pubblica per essersi azzardato a fare bella mostra dei suoi averi in un luogo notoriamente sconsigliato per questa esibizione.
E questa critica che gli viene fatta non è per giustificare lo scippatore o il borseggiatore che ha notato il luccichio, e che quindi non ha potuto trattenersi e farne a meno; ma viene fatta perché ci si chiede come sia possibile che dopo tutte le diverse brutte esperienze sul tal tema, ci siano ancora persone che tentano la fortuna o che sentano questo grande bisogno, o peggio abbiano un cuore talmente frivolo e superficiale, di doversi vestire del loro rolex a costo della loro incolumità.
Allora propongo il movimento dei “riccastri tontoloni”, o degli “stupidi ma preziosi”, marciate per le strade e dichiarate il vostro diritto di riempirvi d'oro dalla testa ai piedi e di camminare ovunque vogliate, chi sa forse riuscirete là dove la polizia non è riuscita, ovvero convincere i delinquenti a rispettare il vostro diritto di sfoggiare i vostri averi.
E così forse anche questa slutwalk ovvero “marcia delle puttane”, come loro stesse si definiscono provocatoriamente, potrà convincere i vari “delinquenti del sesso” a rispettarle nonostante, anzi, grazie al loro mettere in mostra la mercanzia.
Non si prenda un abbaglio, in questo articolo non si vuole affatto dire che i ladri di rolex o di corpi meritano un'attenuante, niente può giustificarli; e niente può giustificare i magistrati che una volta dicono che la minigonna è istigatrice e la volta dopo che il “jeans” è mentitore.
In questo articolo si vuole solo riflettere se sia il caso, in questo mondo, di invitare le ragazzine ad andare in giro mezze nude per far sentire i loro diritti, io temo che a rivolgersi a loro non saranno le orecchie né le menti, ma piuttosto qualcos'altro.
Insomma, per rivendicare il proprio diritto a non essere aggredite, e trattate appunto come prostitute, è davvero giusto andare in giro provocando pruriti? La verità è che in una società complessa, come quella moderna, non bisognerebbe mai perdere di vista il cosiddetto bilanciamento delle necessità.
E' vero che tutti noi abbiamo il diritto che la legge venga rispettata ad ogni condizione, certo è un diritto, ma purtroppo prevede tanti rovesci. Non consiglieremmo mai ad una giovane madre di lasciare il proprio figlio da solo al parco mentre si occupa di altre cose, eppure avrebbe anche lei ragione a pretendere “giù le mani da mio figlio con chiunque esso sia o non sia!”; e' ovviamente non vi sarebbe giudice a dare attenuanti ad un pedofilo che è stato tratto in tentazione da un bambino lasciato incustodito.
E allora proprio come alla giovane madre non viene consigliato di lasciare suo figlio alla mercé di tutti, anzi viene fortemente criticata nel caso lo facesse, critica che non nasconde un atteggiamento comprensivo nei confronti del carnefice; allo stesso modo bisognerebbe considerare da incoscienti il lasciare il proprio corpo alla mercé di tutti.
Oltretutto vogliamo veramente paragonare potenziali violentatori ad uomini intelligenti che possano comprendere questo provocante messaggio dal verso giusto? Assolutamente no, questi possono essere più paragonati ad una piaga, ad un virus. Possono essere considerati più come degli individui malati socialmente (anche se qui non entrerò nel merito della questione fino in fondo). E avete mai sentito persone combattere i virus esponendosi ai rischi degli stessi? Facciamo un esempio più pratico così da comprenderci meglio, anche se può sembrare a primo sguardo semplicista o riduttivo; consideriamo una malattia fisica, come il raffreddore o l'influenza, se rischio di ammalarmi o di aggravarmi, non farò di tutto per stuzzicarla maggiormente, quindi se ho l'influenza mi coprirò meglio non andrò in giro mezzo nudo, altrimenti chiunque potrà dirmi che me la sono andata a cercare. Certo, l'influenza non è grave come uno stupro, ma serve solo come esempio, e comunque non è un qualcosa di positivo, ma come definire chi la stuzzica apposta, rischiando anche di creare una sorta di epidemia, le malattie vanno sempre tenute a bada!
In realtà proprio come ci si copre per non prendere l'influenza, ci si dovrebbe coprire un pochino per non stuzzicare l'altro virus, quello più micidiale, quello dello stupro. E' vero l'influenza ce la si può prendere lo stesso anche se non ci si scopre, così come anche in jeans si può subire uno stupro, in barba a quei magistrati che hanno sostenuto l'inverso, ma perché aumentare il rischio.
Si pensi che vi sono esperti che consigliano alle donne che sono in un ambiente a rischio di stupro, di conciarsi da brutte per evitare tali soprusi, e così suggeriscono ad esempio di mettersi cotone in bocca per sembrare deformi, esattamente come consigliano ai ricchi di conciarsi da poveri se passano per certi quartieri.
Ovviamente non si vuole suggerire alle donne di scoprire il gusto dell'orrido, ed è logico che ognuno è libero di vestirsi come vuole, ma attenzione alle conseguenze; se la polizia non riesce a tenere a bada gli stupratori, non credo proprio ci possa riuscire un movimento di donne mezze nude.
Certo mi rendo conto che per questi movimenti giovanili fare i progressisti sembri divertente, e faccia anche moda e tendenza, ma il mondo reale è questo in cui esistono raffreddori e influenze, così come piaghe infinitamente peggiori quali gli scippatori e gli stupratori. Ai tempi della peste si stava attenti ad evitare il contatto con gli appestati, e adesso per le nostre pestilenze cosa facciamo? Ci esponiamo?
Mi chiedo in realtà questo movimento cosa speri di ottenere oltre al divertimento di andare in giro a farsi un po' guardare e speriamo non da virus.
Io temo che l'unica cosa che queste manifestanti riusciranno ad ottenere, non sarà di certo convincere gli uomini a non stuprare le donne svestite, ma sarà quello di giustificare ancora di più la voglia delle giovani leve di esibire il loro corpo nel falso slogan “guardare ma non toccare, ma soprattutto guardare, guardare, guardare!”
Del resto si parla di ragazze in erba che stanno scoprendo, in tutti i sensi, la loro sessualità e stanno testando quello che riescono a provocare negli uomini, sperimentando anche fin dove sia possibile arrivare, spesso a loro spese. E invece di indirizzarle su come evitare le piaghe, le indirizziamo su come provocarle maggiormente, nascosti da un falso principio, la donna ha il diritto di vestirsi come vuole, o forse, la donna ha il diritto di eccitare come vuole?
Del resto se la donna si veste in certi modi, non facciamo finta che non sia vero, ma è proprio per suscitare certi pruriti, capisco che li voglia provocare ma fino ad un certo punto, ma ormai è iniziata una specie di gara a chi eccita di più, e se molti uomini trovano questa super esibizione svogliante, chi sa che in altri non faccia invece aumentare i pruriti e chi sa tra questi dove si nasconda il virus, il malato.
Fin da piccoli ci hanno insegnato a coprirci per non prendere il raffreddore o a nascondere i nostri preziosi in cassaforte così che non ce li portino via, e per dirla in una frase, fin da piccoli ci hanno insegnato a non giocare con il fuoco perché in fin dei conti potrebbe essere pericoloso. Ma cosa è successo ora? Gli insegnamenti hanno perso il loro valore? O forse non arrivano più, un po' per l'incapacità di farli arrivare, un po' per la noncuranza verso di essi. E allora che dire? Va bene dai, siate libere di giocare, speriamo solo che non troppe finiscano col ritrovarsi bruciate.

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